Alta scuola italiana di gastronomia Luigi Veronelli

Nasce l’Alta Scuola italiana di gastronomia Luigi Veronelli

Molte sono le opportunità per coloro che vogliono una formazione tecnica nel’ambito del cibo, poche o nessuna sono le strutture formative in grado di dare, oltre alle nozioni tecniche, una panoramica approfondita riguardo la cultura gastronomica. Un vero e proprio buco culturale assolutamente da colmare.

Nasce in questo contesto l’Alta Scuola italiana di Gastronomia Luigi Veronelli, un’iniziativa ideata e coordinata da Andrea Bonini, Direttore del Seminario Veronelli,  che si ispira alle rivoluzionarie idee veronelliane. Un luogo di pensiero e di formazione dedicato al sapere della terra e della tavola.

Manca poco più di un mese alla sua inaugurazione, prevista per  luglio 2018, con la Settimana della Cultura Gastronomica. Il primo corso di alta formazione dedicato al vino italiano partirà invece nel 2019 e avrà come titolo Camminare le vigne. Luoghi, persone e cultura del vino italiano.

La scuola è supportata della Fondazine Cini, avrà sede infatti sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, luogo di riferimento internazionale per l’arte e la cultura.

Il Comitato Scientifico è presieduto da Alberto Capatti, primo rettore dell’ Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, già direttore scientifico del Comitato Decennale Luigi Veronelli, e si pregia di annoverare al proprio interno Aldo Colonetti , filosofo, storico dell’arte, del design e dell’architettura, già direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Design, Pasquale Gagliardi, Segretario Generale di Fondazione Giorgio Cini, Alfonso Iaccarino, pluripremiato chef patron del ristorante Don Alfonso 1890, Dario Guerini, già professore dell’ Università Bocconi di Milano e dell’Università di Bergamo, Ilaria Bussoni, filosofa ed editor presso la casa editrice De riveApprodi, Roberta Sassatelli, Professore Ordinario di Sociologia presso l’ Università degli Studi di Milano, Pierluigi Basso, professore ordinario di scienze del linguaggio presso l’ Università Lumière Lyon 2 e dal 2017 Presidente dell’ Association Française de Sémiotique, Gianluigi Brozzoni, curatore della Guida Oro i Vini di Veronelli, Gian Arturo Rota, rappresentante della Famiglia Veronelli e custode dell’ Archivio Veronelli, Andrea Alpi, responsabile della didattica e della formazione del Seminario Veronelli e Sensory Project Manager della Società Italiana di Scienze Sensoriali.

« L’idea dell’Alta Scuola italiana di Gastronomia Luigi Veronelli nasce dalla convinzione che, oggi più che mai, gli atti alimentari debbano essere vissuti e proposti come momenti di conoscenza, occasioni per nutrire corpo e mente. In questo contesto è indispensabile per gli operatori disporre delle competenze necessarie a comunicare i prodotti come ambasciatori di un sistema culturale che accomuna le singole aziende, i singoli territori. Valorizzare questa dimensione cruciale per il consumatore contemporaneo significa proseguire, oggi, il cammino alla scoperta della cultura del campo e della tavola iniziato, con straordinaria lungimiranza, da Luigi Veronelli nel secondo dopoguerra. Sono particolarmente orgogliosa, perciò, di presentare questo progetto concepito e promosso dalla nostra Associazione » – ha dichiarato Angela Maculan, Presidente del Seminario Permanente Luigi Veronelli.

I destinatari dell’offerta formativa saranno gli operatori del settore enogastronomico (dai titolari di aziende agroalimentari italiane agli addetti al marketing, passando per titolari e personale di ristoranti, enoteche e wine bar, strutture alberghiere e ricettive, con giornalisti, blogger, PR e guide turistiche) e i futuri operatori (studenti universitari iscritti ai corsi di laurea attinenti che, purtroppo, dedicano pochissima attenzione alla gastronomia come cultura).

Quindi, il prossimo appuntamento con l’Alta Scuola è da lunedì 2 a domenica 8 luglio 2018, presso la sede della Fondazione Giorgio Cini sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia. La Settimana della Cultura Gastronomica sarà interamente dedicata all’analisi e al ragionamento sullo “stato dell’arte” della cultura gastronomica con una sequenza di seminari, degustazioni, concerti, performance artistiche e incontri pubblici condotti da figure di riferimento in ambito internazionale. Ogni giorno sarà incentrato su un tema – ad esempio la terra, l’immaginazione, la parola, i sensi – approfondendo, così, ambiti fondamentali della cultura materiale.